CASTELLI - MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI

CASTELLI DELLA VALLE D’AOSTA APERTI AL PUBBLICO

Castello di Fénis
Fénis
Il castello di Fénis rimane impresso per la complessa e armoniosa struttura, le sue torri, le mura merlate, le preziose decorazioni. Sintesi di diversi periodi, il castello possiede un suggestivo cortile interno, uno scalone semicircolare e pregevoli affreschi.

Forte di Bard
Bard  – www.fortedibard.it
Appartenuto ai Signori di Bard e ai Savoia, si presenta oggi come la fortezza della cultura. Restaurata, dal 2006 ospita il “Museo delle Alpi”, “Le Alpi dei Ragazzi”, un percorso storico all’interno delle Prigioni, sale dedicate a mostre temporanee e una piazza d’armi. palco di numerosi eventi.

Castello di Issogne
Issogne
La fontana del melograno nel cortile interno e i numerosi affreschi del porticato sono due dei motivi che rendono questo castello, dall’aria apparentemente severa, uno dei più significativi e affascinanti per la ricchezza decorativa degli ambienti interni.

Castello di Sarre
Sarre
Il castello mostra l’identità di residenza alpina e di museo della presenza sabauda nella regione. Apposite “sale didattiche” presentano le caccie reali nelle Alpi e la storia del castello. Sono visibili l’Appartamento Reale, il Salone e la splendida Galleria dei trofei venatori.

Castel Savoia
Gressoney Saint Jean
Il Castello della regina Margherita con le sue cinque torri a cuspide richiama subito alla mente fiabe d’altri tempi. Risale in realtà agli inizi del ‘900, nonostante lo stile medioevale. È circondato da un verde parco dove si alternano dipendenze e un  giardino roccioso.

Castello di Verrès
Verres
Maestoso, essenziale, poderoso: tre aggettivi descrivono Questo castello risalente alla fine del XIV secolo, evidenziandone il carattere prettamente militare. L’interno della fortezza è impreziosito dalle decorazioni di finestre, porte e mensole, dai camini monumentali e dal magnifico scalone ad archi rampanti.

Sarriod de La Tour
Saint-Pierre
La “Sala delle Teste”, con il soffitto sorretto da 171 mensole lignee scolpite in forme grottesche, mostri fantastici e animali, è solo una delle suggestive stanze all’interno del castello, le cui origini rimangono ancor oggi ignote.

Castello Gamba
Chatillon www.castellogamba.vda.it
Costruito da Carlo Maurizio Gamba per la sua sposa nel 1903, il castello era munito di tutti confort persino un ascensore, il primo installato nella regione. Ora è diventato sede della collezione d’Arte moderna e contemporanea della Regione autonoma Valle d’Aosta e di numerose attività legate alla scoperta dell’arte.

Castello di Introd
Introd
Il castello per la sua forma poligonale si distingue dagli altri castelli valdostani. Fu completamente trasformato nella sua antica struttura di cui non restano che la torre, l’antica cucina e circa 17 metri del muro perimetrale sud.

Chatel-Argent
Villeneuve
È così chiamato perché nel medioevo vi si coniava moneta. Vero e proprio castello-recinto, il castello sarebbe stato ricostruito intorno al 1275 da ingegneri militari. La cinta muraria racchiude la torre
circolare, il corpo d’abitazione, la cisterna voltata e la cappella.

MUSEI E  SITI ARCHEOLOGICI IN  VALLE D’AOSTA APERTI AL PUBBLICO
Area Megalitica
Aosta
L’area archeologica di Saint-Martin-de-Corleans offre al visitatore un emozionante viaggio nel tempo, dal Neolitico all’età del Ferro, rivelando straordinarie vestigia: arature sacre, stele antropoforme di sorprendente bellezza, imponenti tombe megalitiche, e il maestoso dolmen che si erge al centro degli scavi.

Criptoportico Forense
Aosta
Tra le testimonianze archeologiche romane meglio conservate, il criptoportico è uno spazio architettonico di grande suggestione visiva. Si tratta di un edificio seminterrato a forma di ferro di cavallo squadrato, che delimita l’area sacra del foto Augusta Preatoria

Teatro Romano
Aosta
Con la sua imponente facciata meridionale alta 22 metri, la cavea semicircolare e le fondamenta el muro che fungeva da fondale della scena, il teatro è uno dei capolavori più significativi dell’architettura provinciale romana dell’Alto Impero.

Chiesa Paleocristiana di San Lorenzo
Aosta
La piccola chiesa sconsacrata custodisce nel sottosuolo i resti del primitivo edificio funerario paleocristiano del V secolo, a pianta cruciforme e di numerose sepolture, tra cui quelle dei primi vescovi della diocesi aostana

Museo Archeologico Regionale
Aosta
Nel museo sono esposti straordinari capolavori dell’antichità, oltre a oggetti della quotidianità che spaziano dal VIII millennio a.C. al Medioevo. Scenografie allestitive e esperienze tattili ne amplificano la fruibilità.

 Villa Romana della Consolata
Aosta
Risale al tardo I secolo a.C. la grande villa urbano-rustica, con ambienti disposti introno a un atrio centrale, di cui oggi è possibile osservare l’antico impianto ornati da pavimenti a mosaico.

Area Funeraria fuori Porta Decumana
Aosta
Un’importante necropolis di epoca romana ricca di sepolture che mostra i resti di tre mausolei eretti nel IV secolo, sorta lungo la strada che conduceva ai valichi e alle terre d’Oltralpe.

Arco d’Augusto
Aosta

Monumento simbolo della città di Aosta. Lungo la strada che portava alla monumentale Porta Praetoria, principale via di accesso alla città romana, fu innalzato l’arco onorario dedicato all’imperatore Augusto. Si trattava di un segno eloquente della presenza e della potenza di Roma che nel 25 a.C. aveva definitivamente sconfitto il popolo dei Salassi e fondato la nuova colonia.

Porta Praetoria
Aosta
Una delle Porte romane meglio conservate. Situata nella parte orientale delle mura, era l’accesso principale alla città di Augusta Praetoria, edificata nel 25 a.C. dopo la sconfitta dei Salassi. Era dotata di tre aperture, ancor oggi visibili: quella centrale per i carri e quelle laterali per i pedoni.

Ponte acquedotto romano di Pondael
Aymavilles

Si tratta di una grandiosa opera in muratura e blocchi di pietra da taglio, alta circa 56 metri e lunga più di 50. Il monumento aveva una funzione di ponte-acquedotto. Si presenta, infatti, suddiviso in due livelli: un condotto superiore pavimentato in grosse lastre litiche squadrate (lo specus) e originariamente impermeabilizzato da apposita malta idraulica, che consentiva il passaggio dell’acqua, e un camminamento inferiore, largo circa un metro e opportunamente aerato ed illuminato, che consentiva il transito di uomini e animali.